Nel periodo autunnale non dovrebbero esserci grossi problemi riguardo l’avvio delle famiglie di api all’invernamento, se il trattamento per contrastare l’acaro varroa è in corso dal mese di luglio. Il campionamento dell’acaro è essenziale nelle zone a clima temperato, se si vuole preservare il raccolto del miele di fine estate. Le fumigazioni di anidride solforosa prodotta bruciando apposite pasticche di zolfo proteggono i telaini per arnie dagli attacchi delle tarme della cera. E’ possibile integrare le scorte delle colonie somministrando alimento artificiale: questo deve avvenire comunque in zone dal clima mite. Qualora sopraggiungesse il freddo, occorre utilizzare del candito, giacché le api non sarebbero più in grado di lavorare ed immagazzinare lo sciroppo a causa della basse temperature. Le operazioni di invernamento devono iniziare facendo una ricognizione delle scorte esistenti. Bisognerà poi valutare la performance dell’ape regina e la salute in generale dell’intera colonia. Molti apicoltori collocano la colonia al centro dell’arnia in modo da far condensare l’umidità sulle pareti laterali lontano dai favi: le api, infatti, temono più l’umidità che il freddo. E’ possibile porre dei materiali coibenti (fatti di lana o paglia) sotto il tetto dell’alveare per proteggere la colonia dal freddo. L’apiario deve essere tenuto al riparo dalle correnti fredde e dove possa meglio assorbire l’irraggiamento solare.