Comunicato Stampa

LE API SONO UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE: SE NE PARLERÀ GIOVEDÌ 24 OTTOBRE AD OSTUNI TRATTANDO IL TEMA “RAPPORTI FRA APICOLTURA E AMBIENTE” NEL CORSO DI UN CONVEGNO ED UNA VISITA DIMOSTRATIVA SUL CAMPO

La consapevolezza di quanto l’ape sia importante per il sostentamento umano oltre che, più in generale, per il suo ruolo cruciale nell’attività di impollinazione, è divenuto un argomento di discussione e confronto non solo nel mondo rurale: finalmente ci si sta accorgendo a diversi livelli che l’ape, gli insetti impollinatori e la biodiversità sono davvero un patrimonio da preservare.
Eppure per salvare le api bisognerebbe proporre al mondo intero di tornare un po’ indietro…per andare più avanti: purtroppo negli ultimi decenni a causa dei cambiamenti climatici, di malattie esotiche e dell’ampio ed indiscriminato uso di pesticidi e diserbanti in agricoltura, la popolazione mondiale di api è in forte decremento. Recenti studi hanno registrato un’allarmante diminuzione che in alcuni apiariha toccato il 30%. Eppure, salvare le api significa sia salvare la biodiversità sia garantire la produzione di gran parte degli alimenti di cui quotidianamente ci nutriamo.
Di questi temi si parlerà giovedì 24 ottobre ad Ostuni presso l’Agriturismo Masseria Asciano nel corso del convegno pluritematico sul tema “Rapporti tra apicoltura e ambiente”, organizzato nell’ambito del progetto “Apicoltura Rurale: la nuova frontiera dell’apicoltura in Puglia”, un workshop (impollinazione, biodiversità, biomonitoraggio con api di varie sostanze contaminanti, quali agrofarmaci, metalli pesanti, idrocarburi, diossine, esplosivi, stupefacenti, ecc.) che avrà la finalità di far conoscere e comprendere ai partecipanti i servizi ecosistemici, spesso trascurati e ignoti a molti, che le api possono fornire all’uomo.
L’appuntamento, organizzato dall’Associazione Acqua Cielo e Terra in collaborazione con l’Università degli studi di Bari, Arap, Parco Regionale delle Dune Costiere, Gal Alto Salento, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Comune di Ostuni, vedrà come relatori il dott. Claudio Porrini dell’Università di Bologna, il dott. Rocco Addante dell’Università di Bari, il dott. Fabio Silvestre dell’ARAP, il dott. Nicola Palmieri esperto di biomonitoraggio ambientale.
Nel corso della visita dimostrativa sarà visitata una stazione di biomonitoraggio con api.
Quello di Ostuni è il secondo dei 6 incontri programmati per affrontare i principali nodi dell’apicoltura regionale pugliese. Il programma di giovedì 24 ottobre: ore 15.30 ritrovo presso Agriturismo Masseria Asciano; 15.45 partenza per la visita di una stazione di biomonitoraggio con api; 16.00 rientro presso Masseria Asciano per la registrazione; alle 16.30 Workshop: “Rapporti tra Apicoltura e Ambiente” con i saluti del sindaco di Ostuni avv. Guglielmo Cavallo, del dott. Gianfranco Coppola – Presidente GAL Alto Salento; on. Enzo

Lavarra – Presidente Ente Parco Regionale Dune Costiere; dott. Daniele Greco – Presidente ARAP Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi. Relatori: prof. Rocco Addante – Università di Bari; prof. Claudio Porrini – Università di Bologna; dott. Nicola Palmieri – Esperto di Biomonitoraggio Ambientale; dott. Fabio Silvestre – Università di Bari – Arap; modera Lucia De Mari, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno.
L’Ufficio Stampa

Con preghiera di pubblicazione e diffusione.
Sarà gradita la presenza di un Vs. inviato a troupe per seguire i lavori e la visita dimostrativa

Per maggiori informazioni e iscrizioni inviare una mail all’indirizzo: acquacieloeterra@gmail.com, o chiamare il numero 389.8347135. Iniziativa finanziata ai sensi del PSR PUGLIA 2014/2020, MISURA 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione”, Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”

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